Veglia di Pentecoste

Cattedrale di Aosta

07-06-2025

 

Carissimi, sono due le parole che guidano la nostra preghiera stasera, speranza e pace.

Che cos’è la speranza? Quali sono le mie speranze?

Provo a rispondere alla prima domanda. La speranza è come un motore che si accende dentro di noi, una piccola centrale che produce energia dentro di noi e ci mette in movimento, ci fa andare avanti. Spero di poter far colpo su quella persona, spero di riuscire a realizzare un sogno, spero di ricuperare un’amicizia che si è rotta, spero che i mei vadano d’accordo… La speranza produce in me l’energia per fare ciò che credo utile perché il desiderio si realizzi e così facendo mi fa vivere. Poi ci sono speranze più grandi e profonde che riguardano la vita, il dopo la morte, l’amore, la giustizia, la pace…

Alla seconda domanda ognuno deve rispondere personalmente: «Quali speranze muovono la mia vita in questo momento e mi mettono in movimento?».

Il grido di Gesù si colloca a questo livello: Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva. Gesù sa che nel nostro cuore (grembo) c’è sete di vita, di gioia, di amore. «Se qualche desiderio, qualche attesa abitano il tuo cuore – dice Gesù –  vieni a me e bevi». Le nostre speranze sono porte che ci aprono all’incontro con Gesù se vogliamo fidarci di Lui: «Se ti senti appesantito e oppresso, appoggiati a me; se ti senti solo, trova in me compagnia; se sei nella gioia, faccio festa con te e con i tuoi amici; se hai paura della vita, se hai dei dubbi, non temere, io sono con te; se hai grandi sogni, pensa che tu sei il sogno di Dio; se ti senti fragile e peccatore, io sono morto perché tu abbia la vita e la gioia del perdono».

Vogliamo stasera consegnare a Gesù le nostre speranze, perché le energie interiori che le speranze producono siano potenziate dal suo Spirito. Gesù paragona lo Spirito Santo all’acqua perché essa ha una potenza che non può essere troppo contenuta. Scorre e dovunque arriva fa rinascere la vita. Così l’acqua dello Spirito, riversata su di noi, non può  essere trattenuta nel cuore, rinnova la vita e fuoriesce per dissetare anche il mondo che ha sete di pace, di futuro, di giustizia, di senso.

Amici, siamo qui per lasciarci inondare dall’acqua dello Spirito Santo e diventare portatori di quest’acqua ai nostri compagni di viaggio, uomini e donne che, come noi, spesso arrancano sulle strade del mondo. E c’è un frutto dello Spirito oggi più che mai necessario, urgente e invocato, la pace.

Gesù dice ai suoi discepoli, a noi: Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi (Gv 14, 27). La pace che dona Gesù è pace dentro, fatta di perdono di Dio e di riconciliazione con Dio. Questo è il terreno buono dal quale può germinare la pace tra gli uomini. Per questo motivo il cristiano è un pacificatore, un costruttore di pace. Ci impegniamo stasera a lasciarsi guidare dallo Spirito per porre gesti di pace all’interno delle relazioni che viviamo, cercando di disinnescare tutte le forme di divisione e di contrapposizione, di non ricorrere mai alla violenza, neppure verbale, di rinunciare a ogni forma di vendetta e di rivalsa; cercando invece di favorire il dialogo, la comprensione reciproca e la riconciliazione, di farci il più possibile accoglienti e rispettosi verso tutti. Sappiamo in partenza che metterci in questa disposizione significa pagare un prezzo, come lo ha pagato Gesù, il prezzo della derisione e, a volte, della sopraffazione e della sconfitta. Sappiamo però che solo questa strada crea davvero pace e cultura di pace. Sappiamo anche che in Cristo il sacrificio – donare la propria vita nelle apparentemente piccole cose di ogni giorno – ha un valore che il mondo non conosce: Dio potenzia il nostro sacrificio e ne fa sorgente di efficacia per gli sforzi sinceri di pacificazione che vengono posti in atto nel mondo. La forza di Dio potenzia ogni nostra preghiera sincera, ogni gesto e ogni offerta! Porta frutti di gran lunga più grandi di quelli che noi pensiamo. È questa la forza di Dio e noi possiamo essere sue braccia!

 

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