Care sorelle monache e cari fratelli e sorelle,
nelle letture di questa solennità Maria viene chiamata in causa tre volte, sempre come Madre di Gesù, sempre in riferimento a Lui: nato da donna // stavano presso la croce di Gesù sua madre… // Gesù… vedendo la madre… disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!”
Nato da donna
La liturgia cristiana non teme di chiamare Maria, la giovane Vergine di Nazaret, Sancta Dei Genetrix, Colei che ha generato Dio. Il Figlio di Dio è voluto entrare nella storia come ogni uomo, attraverso il grembo e l’amore di una donna. Come per ogni donna, anche per Maria il mistero più grande è quello della maternità, del dare la vita. La maternità di Maria è portata all’ennesima potenza dalla natura divina del Figlio che ha concepito e dato alla luce. Proprio per questa generazione umana Gesù è davvero nostro fratello, carne della nostra carne, uomo come noi eccetto che nel peccato. Questo mi suggerisce di affidare a Maria tutte le mamme e, anche, i papà perché possano vivere con fede, con gioia e grande senso di responsabilità il loro compito di genitori. La affidiamo anche il futuro del nostro Paese e della nostra Valle così duramente colpiti dalla denatalità. Sia Lei, Madre di speranza, a ridare coraggio agli sposi cristiani perché non abbiano paura di generare figli. Illumini e accompagni i nostri legislatori perché adottino politiche familiari che favoriscono davvero la vita.
Stavano presso la croce di Gesù sua madre…
Maria sta accanto alla croce di suo Figlio. E’ un verbo forte: Maria non fugge come i discepoli, rimane ferma portando il peso di un dolore infinito. La devozione cristiana guarda alla Mater dolorosa come a Colei che ha intimamente partecipato al sacrificio redentore del Figlio. Vogliamo oggi chiedere a Maria di sostenere i cristiani perseguitati perché abbiano consolazione dallo Spirito e il loro sacrificio, unito a quello di Cristo, sia sorgente di vita nuova per il mondo. Sostenga Maria anche tutti coloro che patiscono nel corpo e nello spirito perché non scappino di fronte al dolore, ma lo offrano al Padre come ha fatto Lei. Sostenga Maria giovani e adulti perché siano stabili nei propositi, fedeli agli impegni.
Gesù… vedendo la madre… disse…: “Donna, ecco tuo figlio!”
Maria, partecipe della sofferenza con la quale Gesù redime il mondo, partecipa anche alla sua cura per i figli rinati dalla Pasqua. Ai piedi della croce la Madre di Dio diventa Madre degli uomini, Madre della Chiesa. Dall’alto della croce Gesù vede con gli occhi di Dio la verità di quanto aveva più volte preannunciato: Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua… chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà (Mc 8, 34-35). Come affrontare la croce, come attraversare l’oceano del male, come vivere l’obbedienza al Padre senza il conforto e la vicinanza della Madre? Ecco perché Gesù ci affida a Maria, segno di consolazione e di sicura speranza. Per questo, care sorelle, cari fratelli e sorelle, vi consegno le parole di papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo: «La speranza trova nella Madre di Dio la più alta testimone. In lei vediamo come la speranza non sia fatuo ottimismo, ma dono di grazia nel realismo della vita… ai piedi della croce, mentre vedeva Gesù innocente soffrire e morire, pur attraversata da un dolore straziante, ripeteva il suo “sì”, senza perdere la speranza e la fiducia nel Signore. In tal modo ella cooperava per noi al compimento di quanto suo Figlio aveva detto, annunciando che avrebbe dovuto «soffrire molto… venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere» (Mc 8, 31), e nel travaglio di quel dolore offerto per amore diventava Madre nostra, Madre della speranza. Non è un caso che la pietà popolare continui a invocare la Vergine Santa come Stella maris, un titolo espressivo della speranza certa che nelle burrascose vicende della vita la Madre di Dio viene in nostro aiuto, ci sorregge e ci invita ad avere fiducia e a continuare a sperare» (n. 24).
Ci accompagni Maria, Madre di speranza, accompagni questa nostra umanità nei tortuosi sentieri della vita. Amen.