Santa Messa in suffragio dei Vescovi e dei Canonici defunti

Cattedrale di Aosta

03-11-2025

 

Cari fratelli e sorelle, il gesto che compiamo – offrire l’Eucaristia in suffragio di Vescovi e Canonici defunti – è un gesto dovuto di riconoscenza perché sappiamo che la fede si trasmette per catena umana e i pastori, con il loro servizio, sono anelli fondamentali di questa catena, strumenti visibili dell’azione dello Spirito santificatore. I Vescovi che si sono succeduti sulla Cattedra di san Grato e i Canonici che li hanno assistiti, collaborando con loro, fanno parte di questa catena umana. Alcuni li abbiamo anche conosciuti personalmente e volentieri li ricordiamo al Signore.

Al termine di questa celebrazione ci recheremo in processione al Sepolcro dei Vescovi che è stato completamente rinnovato, anche questo un gesto di dovuta riconoscenza verso chi si è speso per la nostra Chiesa.

La Parola di Dio ci consegna oggi il salmo 68 (69), che riprendo brevemente. Vorrei che ognuno di noi lo portasse con sé.

Io sono povero e sofferente: la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro. Quell’io che grida al Signore la propria povertà e sofferenza non sono solo io come individuo; sono la Chiesa e l’umanità intera che, attraverso di me, dicono a Dio la propria precarietà di creature, ma anche la sofferenza che ferisce tante persone, famiglie e popoli per la miseria, la fame, la violenza. Il grido diventa invocazione al Signore: La tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro. I Vescovi e i Canonici che hanno pregato per sedici secoli in questo luogo, assieme al popolo loro affidato, hanno portato davanti a Dio le necessità di tanti uomini e donne e noi continuiamo a farlo. È come se queste pareti fossero impregnate di preghiera e di questo dovremmo rallegrarci quando varchiamo la soglia della nostra Cattedrale: Vedano i poveri e si rallegrino. Che cosa vediamo? Di che cosa ci possiamo rallegrare? Vediamo una carità fatta preghiera, una supplica scolpita in questo tempio di pietra. Ci rallegriamo perché ci sentiamo ripetere dalla profondità di una fede vissuta e stratificata: Voi che cercate Dio, fatevi coraggio, perché il Signore ascolta i miseri e non disprezza i suoi che sono prigionieri. Se entriamo qui per cercare il volto di Dio, per deporre fra le sue mani stanchezza e oppressione (cfr Mt 11, 28), riprendiamo coraggio perché il Signore ascolta i miseri. Qui possiamo trovare una parola di conforto, la parola del perdono dei peccati, la presenza di Gesù nell’Eucaristia. Per questo la preghiera di suffragio per i Vescovi e i Canonici defunti si fa anche supplica al Signore della messe perché mandi operai nella sua messe (cfr Mt 9, 37-38). Preghiamo perché il Signore conceda vocazioni sante al ministero sacerdotale, perché non venga meno il servizio del perdono dei peccati e dell’Eucaristia. Preghiamo con la certezza nel cuore che Dio non abbandona, ma provvede alla sua Chiesa: Dio salverà Sion, ricostruirà le città di Giuda: vi abiteranno e ne riavranno il possesso. La stirpe dei suoi servi ne sarà erede e chi ama il suo nome vi porrà dimora.

Amen.

 

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