S. Messa nella Solennità della Naitività di San Giovanni Battista

Gressoney-Saint-Jean

24-06-2025

 

Carissimi, meditando la Parola di Dio che la Liturgia propone per la festa di San Giovanni Battista, mi sono chiesto che cosa suggerisca a questa bella comunità riunita per la sua festa patronale. Ne ho tratto tre indicazioni che vi propongo con semplicità.

Fedeli al nome che Dio ci ha dato

«No, si chiamerà Giovanni». Sono le parole di Elisabetta confermate da Zaccaria: «Giovanni è il suo nome». Il bambino non porterà il nome proposto dai parenti, ma quello che la bocca del Signore aveva pronunciato tramite l’angelo (cfr Lc 1, 13). Il suo nome non rifletterà solo la storia e i desideri della famiglia a cui appartiene, ma esprimerà un progetto più grande, quello di Dio che lo vuole precursore di Gesù, Colui che realizzerà ciò che il nome Giovanni significa, Dio fa grazia.

Anche a ciascuno di noi, nel Battesimo, il Signore ha dato un nome con il quale siamo stati fatti figli di Dio, discepoli di Gesù e membra del suo Corpo che è la Chiesa. Quel nome il Signore pronuncia con benedizione su di noi ogni volta che ci perdona, che viene in noi attraverso la comunione eucaristica, che dialoga con noi nella preghiera. Con quel nome ci ha legati a Sé nella Cresima, nel Matrimonio, nella Professione religiosa, nell’Ordinazione. Quel nome è anche il segno dell’intangibile dignità di ognuno dalla quale scaturiscono libertà e responsabilità.

E noi, siamo fedeli al nome che Dio ci ha dato? Viviamo come figli, cioè fidandoci del Padre anche quando soffriamo o incontriamo ostacoli e contraddizioni? Rispettiamo la dignità e la libertà degli altri?

Credenti e osservanti

Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino… La famiglia di Zaccaria e di Elisabetta è caratterizzata da un clima di fede che l’evangelista descrive mostrando la naturalezza con cui tutti fanno riferimento a Dio: I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei … All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Il clima di fede che avvolge la casa di Elisabetta e Zaccaria si manifesta nel riconoscimento dei segni della presenza di Dio e si esprime nella preghiera di lode e di ringraziamento.

Si esprime anche nella puntuale osservanza della pratica della circoncisione che fa entrare il nuovo nato nell’alleanza di Dio e lo fa partecipe delle benedizioni di salvezza promesse ad Abramo.

Una famiglia credente è una famiglia osservante. Su questo non dobbiamo farci illusioni: non possiamo dirci cristiani e disertare l’Eucaristia domenicale; non possiamo dirci cristiani e non sforzarci di conformare il nostro modo di pensare e di agire al Vangelo di Cristo e ai comandamenti di Dio. Se facciamo di noi stessi il metro del bene e del male, pensiamo e viviamo da pagani e non da cristiani.

Testimoni e annunciatori del Vangelo

Per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro. La fede che permette di riconoscere la presenza di Dio nella propria vita e nella storia è per natura sua diffusiva. Chiede di essere raccontata.

Per annunciare il Vangelo non è necessario percorrere il mondo, basta una parola, un gesto con chi è vicino. La fede se c’è non può rimanere nascosta: parla, brilla come luce, si spande come profumo.

Giovanni Battista è venuto nel mondo per richiamare gli uomini del suo tempo alla conversione, alla fede in Dio, indicando la presenza e la visita di Dio al suo popolo in Gesù.  Questa è anche la missione affidata a noi: annunciare la presenza salvifica di Dio in mezzo a noi e mostrare con la nostra vita che Dio c’è e ama e salva ogni uomo e ogni donna sulla faccia della terra.

Ecco, cari fratelli e sorelle, l’augurio che faccio a voi e a me in questa bella festa: essere fedeli al nome che Dio ci ha dato per essere credenti e osservanti e testimoniare con la parola e con la vita Gesù, il Salvatore. Preghiamo insieme perché sia così per ognuno di noi, per le nostre famiglie, per la comunità intera. Amen.

 

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