S. Messa nel giorno di Pasqua

09-04-2023

 

«Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato: facciamo festa nel Signore». Il canto della gioia pasquale risuona in un mondo lacerato e insanguinato che sembra piuttosto perpetuare la crocifissione del Figlio di Dio. In questa situazione il gioioso annuncio pasquale si fa monito di fede e invocazione accorata.

L’ingiustizia e la violenza, diffuse e imperanti, ci interpellano nella nostra fede. Rinnoviamo l’adesione a Dio che ha creato un’umanità bella e buona, l’ha riscattata dal peccato con la morte del suo stesso Figlio, la vuole concorde e pacificata come una unica grande famiglia. Quando san Paolo, nella seconda lettura, ci esorta a cercare le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio, a rivolgere il pensiero alla cose di lassù, non a quelle della terra, non ci invita fuggire dalla realtà difficile e a tratti drammatica del nostro tempo, ma a fissare lo sguardo su Gesù che nella sua Pasqua ha inchiodato sulla croce il peccato dell’uomo e vinto il Maligno per dare inizio a qualcosa di nuovo nella giustizia e nella pace vera.

Guardiamo dunque a Lui. rinnoviamo la nostra fede e traduciamola nelle opere dell’amore e della pace: perdono, riconciliazione, mitezza, accoglienza e condivisione. Non sono parole belle, utopie. Sono gesti da compiere! Fratelli e sorelle, uscendo dalla chiesa quest’oggi diamo concretezza a queste parole, diamo un nome e un volto ai gesti che possiamo e vogliamo fare: chi perdonare, iniziando un percorso di riconciliazione? Quale relazione ristabilire nella mitezza? Chi posso accogliere meglio e che cosa posso condividere con quanti sono nel bisogno? La pace non si costruisce dall’alto, ma dal basso delle nostre azioni quotidiane.

Il canto dell’Alleluia diventi sulle nostre labbra intercessione ininterrotta. Chiediamo al Principe della pace, Signore crocifisso e risorto, la pace nei cuori, nelle famiglie, nella società, tra i popoli. Preghiamo sapendo che la storia, deformata dall’egoismo degli uomini, può essere raddrizzata e redenta dall’azione potente dello Spirito di Dio. Preghiamo nella certezza che la Risurrezione di Cristo trionferà ancora sul peccato e sulla morte: «Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto. Tu, Re vittorioso, abbi pietà di noi».

Rinnoviamo dunque la fede nel Signore risorto, intensifichiamo la supplica per la pace e poniamo concreti gesti di pace nelle situazioni e nelle relazioni di ogni giorno. Così sia.

 

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