Carissimi, la cifra del testo che abbiano letto dagli Atti è la missione, quella degli Apostoli, la nostra.
La missione è sostenuta dalla promessa di Gesù: Ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi. Interessante anche il ma iniziale. È come se Gesù dicesse ai discepoli (che si chiedevano se fosse finalmente giunto il tempo della ricostituzione del regno di Israele): «Non perdete tempo in speculazioni, in diatribe tra di voi…».
La missione è suscitata dalla Spirito: Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare. Non possiamo prescindere dall’invocazione allo Spirito, che non è un canto o una preghiera, ma attraverso la preghiera l’apertura delle vele al soffio interiore dello Spirito Santo. Come si dispiegano le vele del cuore? Con l’ascolto della Parola!
La missione è definita dalla testimonianza di Gesù: Di me sarete testimoni. Il contenuto della missione è Lui. Non ci sono altri Salvatori e non ci sono altre realtà salvifiche!
La missione ha però anche bisogno di un grembo nel quale lo Spirito si manifesta, i cuori si aprono alla sua forza e la testimonianza di Gesù prende forma. Questo grembo è una comunità fraterna e aperta: Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui. Sì, la missione non può che partire e portare a una comunità che crede, che crede e che nella fede e nella carità costruisce fraternità. Chi ha cuore lo metta in quest’opera evangelica ed evangelizzante là dove vive, là dove il Signore lo ha posto come suo testimone!