“Una firma che fa bene”

La campagna 8x1000 e i mezzi di comunicazione sociale

Speciale 8xmille 2022 - Logos MateraSe fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia”. Questo il ritornello della nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, che mette in relazione il valore di ogni firma con la realizzazione di migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. Una campagna pubblicitaria vista su quotidiani, riviste, passaggi televisivi che, partendo dai gesti della vita quotidiana degli italiani, arriva fino alle opere della Chiesa: piccoli o grandi atti di altruismo che capita di fare nella vita e che non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie. Uomini e donne, anche volontari, che contribuiscono con competenza, professionalità e amore a costruire un bene spesso silenzioso.

In una recente intervista Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, ha così voluto sottolineare l’importanza di ciò che stiamo vedendo, frutto di una profonda riflessione e sinergia: “Il messaggio punta ad essere immediato e intuitivo. Aiutare una persona a rialzarsi da terra, accogliere in casa un amico che arriva all’improvviso, rimboccare la coperta di una persona che dorme o condividere un ombrello sotto la pioggia, solo per fare alcuni esempi. Gli spot scommettono su gesti quotidiani e alla portata di tutti. Gesti che ci fanno stare bene, quando li facciamo. Gesti che tante altre persone possono ripetere, amplificati per migliaia e migliaia di volte grazie alle firme dei contribuenti che scelgono di destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica. Abbiamo avvertito l’esigenza di comunicare la bellezza che c’è nel prendersi cura degli altri e quanto ogni singola firma possa moltiplicare esponenzialmente questa bellezza”. È tempo di dichiarazione dei redditi, e una firma alla Chiesa Cattolica può davvero fare la differenza in tante situazioni concrete: basta pensare al servizio ai bambini e ai giovani negli oratori, all’enorme impegno quotidiano dei molteplici servizi della Caritas, come anche la rimessa a nuovo di ambienti volti all’accoglienza: “Con questa campagna vorremmo cercare di declinarle maggiormente a misura della nostra quotidianità attuale, ricordando a chi vedrà gli spot che l’impegno della Chiesa in uscita verso le necessità degli ultimi non si ferma. Così è stato negli ultimi trent’anni, da quando è in vigore il sistema dell’8xmille, e così è ancora oggi. Solo che le firme di ciascuno di noi diventano sempre più preziose e fondamentali”.

Per il servizio pastorale reso, anche il Corriere della Valle e Radio Proposta usufruiscono del contributo dell’8xmille: la comunicazione come via per la comunione. Una comunicazione attenta e rispettosa per il bene. Un bene che può nascere a partire dalle parrocchie, fra cristiani di buona volontà che decidono di parlarne, di sensibilizzarsi, di riunirsi per capire insieme come essere protagonisti attivi in una Chiesa viva dove sono sentiti altrettanto vivi i problemi e le esigenze delle persone sempre più provate da diverse forme di povertà: da quella materiale, a quella educativa e culturale. Mettere una firma è sentirsi parte di un progetto grande. E sapere con certezza, che quella fondamentale firma porta lontano nella concretezza del vicino. Dalle firme alle opere.

Vanna Balducci
Direttore Ufficio Cultura e comunicazioni sociali

 

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Come firmare?

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