Questo testo è difficile e sublime al tempo stesso. Vi suggerisco di rileggerlo cogliendone innanzitutto la bellezza e la poesia. Fermate la vostra attenzione sui versi che maggiormente vi colpiscono e rileggeteli più volte. Il Signore parla, tocca il cuore. Chiedete allo Spirito Santo di aiutarvi a cogliere ciò vuole dirvi.
Io provo a offrirvi qualche chiave di lettura.
- Dio, nessuno lo ha mai visto.
Sì, partiamo dalla fine.
Esiste Dio? Se esiste, che cosa ha a che fare con me? Se esiste e ha qualcosa a che fare con me, come posso conoscerlo? Posso incontrarlo? Come viene in contatto con me?
Il bellissimo brano poetico di san Giovanni risponde a queste domande.
È vero, nessuno ha mai visto Dio. Solo il Figlio unigenito, che è Dio lui stesso ed è nel seno del Padre, lo ha rivelato, lo ha fatto conoscere. Come? E chi è questo Figlio unigenito? Siamo rimandati al primo versetto: è il Verbo, la Parola. Scopriamo così che presso Dio, in Dio c’è il Verbo, una Parola pronunciata eternamente da Dio, che è Dio lei stessa. San Giovanni non fa speculazioni su come sia generato questo Figlio di Dio, di come sia pronunciata questa Parola di Dio. Ci dice solo che in principio era la Parola. In principio, cioè quando è iniziato il mondo e il tempo, quando Dio ha creato il mondo e il tempo. Sì – dice Giovanni – Dio esiste e ha qualcosa a che fare con me, perché è il Creatore e perché è Parola e parla.
- Tutto è stato fatto per mezzo di lui…
Se le cose esistono è perché il Verbo-Parola le ha fatte. Come non pensare al racconto di Genesi 1, quando Dio dice, pronuncia la Parola, e tutte le cose vengono fatte? Dio disse: “Sia la luce!”. E la luce fu (Gen 1, 3). E così per tutte le creature, essere umano compreso.
Dio è proteso verso la creazione. Il fatto che in Dio sia il Verbo-Parola dice che Dio, come l’amore, è diffusivo, vuole comunicarsi, trasmettersi. E il primo modo in cui la Parola si è detta a noi è proprio la creazione: Tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. La creazione, l’universo intero, non è frutto del caso, ma Parola d’amore del Dio Amore. E noi possiamo ascoltare, leggere, interpretare questa Parola. E Dio aspetta da noi una risposta.
Sono consapevole di essere interlocutore, voluto e cercato, di una Parola che dal cuore di Dio mi interpella dicendomi, attraverso una bellezza sconfinata e una discrezione assoluta, il suo amore?
- La vita era la luce degli uomini…
La scienza indaga su come sia nata la vita. Quante scoperte! La ricerca continua ed è un’avventura meravigliosa di cui dobbiamo essere grati a tanti uomini e donne che vi dedicano la vita. La fede, a un livello più profondo che sfugge a raggi e analisi, ci dice che la scintilla della vita e della conoscenza ha un nome: Verbo-Parola di Dio. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini. La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta: è la storia del peccato, del primo peccato che si consuma agli inizi e si rifrange sull’intera umanità, per ripetersi e contagiare l’esistenza degli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Ma le tenebre non l’hanno vinta perché l’amore di Dio, il suo desiderio di salvezza è più forte, come la storia di Gesù Cristo dimostrerà!
Forse questa sera è occasione anche per me per guardami dentro e vedere il posto occupato dalle tenebre dei miei egoismi, delle mie paure, dei miei dubbi, delle mie pigrizie. È bello sentire che in queste tenebre brilla una luce, Gesù, la luce vera… che illumina ogni uomo! Voglio essere di quelli che accolgono la luce, che accolgono Gesù e provano a seguirlo?
- Venne ad abitare in mezzo a noi…
La Parola viene nel mondo. Inizia l’avventura di Gesù: la Parola-Figlio eterno di Dio si fa carne: Egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. (Fil 2, 6-7a) .
Il Figlio di Dio si fa uno di noi per dire non solo a parole, ma con i gesti, con l’amore, con la sua storia chi è Dio e quanto noi siamo importanti per Lui. Il Figlio di Dio, uno di noi, nella sua umanità abita in mezzo a noi. La sua umanità è la tenda della presenza di Dio nel cuore dell’umanità. Una presenza che continua nel Vangelo, nell’Eucaristia, nel perdono dei peccati, nella Chiesa, nei piccoli e nei poveri con i quali si identifica (cfr Mt 25, 40).
Voglio accoglierlo questo Gesù? Voglio cioè mettermi alla ricerca di lui? Se lo accolgo, mi fa diventare figlio di Dio.