Carissimi, il titolo che mi è stato assegnato, Gesù è la porta, rimanda al capitolo 10 del Vangelo di san Giovanni e al tema del Convegno che ci vede riuniti in questo luogo benedetto, Vivere insieme la speranza sulla soglia del dolore. Porta e soglia sono due termini che evocano un confine, che distingue un dentro da un fuori, ma anche un passaggio, che segna l’entrare e l’uscire.
Desidero innanzitutto leggere i versetti da 7 a 10 del capitolo decimo di san Giovanni:
7In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. 8Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. 10Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.
Il mio intervento non si configura come una esegesi del testo evangelico, ma come una rilettura teologico-pastorale e si propone di segnalare alcuni spunti utili, forse, per eventuali ulteriori riflessioni e per l’azione pastorale.