S. Messa e benedizione statua della Madonna nella chiesa parrocchiale

Chiesa parrocchiale di Challand-Saint-Anselme

19-07-2025

 

La Parola di questa domenica ci racconta la visita di Dio al suo popolo: appare ad Abramo alle querce di Mamre, accetta l’ospitalità di Marta e Maria, rende Paolo partecipe delle sofferenze di Cristo.

Dio si fa pellegrino negli spazi della vita quotidiana di  Abramo, di Paolo e delle due sorelle. Essi lo accolgono in maniera più o meno consapevole, dal momento che la sua presenza non è evidente, non è etichettata in maniera esplicita. Percepiscono una presenza altra, intuiscono nella fede la visita di Dio e spalancano il cuore. La loro vita ne resta segnata.

Abramo offre generosamente i suoi servizi a tre viaggiatori misteriosi e, per la sua fede, riceve dagli Ospiti sconosciuti la promessa che compie la sua vita. L’episodio ci ricorda che nulla accade per caso nella nostra vita e che Dio si serve per visitarci e salvarci di situazioni e di persone che noi possiamo anche non accogliere e non riconoscere. Abramo si pone in modo giusto perché tutta la sua vita è sotto lo sguardo di Dio fin dal momento in cui si è fidato della sua chiamata e della sua promessa. Possiamo chiedere anche noi il dono di uno sguardo di fede che compenetri tutta la nostra vita e dobbiamo imparare a coltivare questo sguardo non liquidando ciò che accade attribuendolo al caso, alla fortuna o alla sfortuna.

San Paolo, sempre per fede, interpreta le avversità che incontra e le sofferenze che patisce come partecipazione alle sofferenze stesse di Gesù, le accetta e le offre a favore della sua Chiesa che è il corpo di Cristo. È un invito a leggere la vita, con le sue contraddizioni, fatiche e sofferenze, come collaborazione con Dio per la costruzione del suo Regno. Il nostro Dio, fin dalla creazione, vuole la collaborazione dell’uomo: Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse (Gn 2, 15). La chiamata fatta ad Adamo non solo è confermata da Cristo, ma portata a pieno compimento: non si tratta solo di collaborare con Dio per la custodia del mondo creato, ma di lavorare con Lui per la salvezza eterna dell’umanità.

Marta e Maria mostrano che le due facce dell’ospitalità, ascolto e servizio, sono anche le due facce del rapporto del credente con Dio. Il discepolo si relaziona con Gesù ascoltando la sua Parola e traducendo l’ascolto in obbedienza attraverso il servizio reso al fratello soprattutto se povero e piccolo.

Ecco, cari fratelli e sorelle, ciò che la Parola suggerisce alla nostra vita, in particolare nella settimana che inizia: lasciarci incontrare da Dio e accoglierlo, coltivando uno sguardo di fede sulla vita e sugli avvenimenti, unendo i nostri patimenti a quelli di Cristo per l’edificazione del Regno, ascoltando la sua Parola e servendo con generosità i fratelli.

Sono venuto a celebrare la Messa domenicale con voi perché oggi benediciamo una statua della Madonna donata alla vostra chiesa parrocchiale. Da oggi Maria, Madre della Chiesa, vi accoglierà anche visibilmente quando verrete in chiesa. Ebbene in Lei possiamo ritrovare perfettamente realizzati i tratti suggeriti a noi dalla Parola di Dio. Ha accolto Dio nella sua vita: Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola (Lc 1, 38). Ha subito tradotto l’ascolto della Parola di Dio in un gesto di carità: partì per mettersi al servizio della cugina che aspettava un figlio e si fermò per assisterla ed aiutarla per tre mesi (cfr Lc 1, 39-56). Si unì nella fede al sacrificio del Figlio in croce, divenendo Madre di tutti gli uomini (cfr Gv 19, 25-27).

 

condividi su