Carissimi, vorrei ripercorrere la Parola di Dio, appena ascoltata, partendo dai tratti con i quali papa Francesco ha ricordato san Bernardo nell’udienza concessa alle delegazioni della nostra Diocesi e della Congregazione dei Canonici del Gran San Bernardo, l’11 novembre scorso: l’annuncio, l’accoglienza e la promozione della pace. Tutti e tre sono di grande attualità.
Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore
San Bernardo è stato innanzitutto un predicatore. Dice così il Panegirico novarese: «Educato fin dall’infanzia a una vita onesta, fu rivestito dell’ufficio di arcidiacono nella città di Aosta. Qui, predicando senza tregua il nome del Signore, esortava il popolo cristiano a uscire dalle brutture del vizio e a lasciarsi attirare dal fascino della virtù». Mosso dal desiderio di portare a tutti il Vangelo di Gesù, Bernardo fu un predicatore itinerante. Continua, infatti, lo stesso testo: «Non si limitò a predicare in quella regione – la nostra Valle -, ma ne percorse tutti i dintorni, rincuorando il gregge del Signore con le sue esortazioni, memore delle parole di Paolo a Timoteo: “Annuncia la parola, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina” (2 Tim 4, 2). Moltiplicava la messe di Dio, spargendo in lungo e in largo la divina semente. Arrivò così nella regione montagnosa di Novara, dove insegnò al popolo i precetti del Signore». Proprio a Novara, stremato dalle fatiche apostoliche, trovò la morte.
Oggi ci muoviamo con molta maggiore facilità, ma il nostro zelo missionario ha molto da imparare da San Bernardo. Mi piace pensare che ognuno di noi, in quanto battezzato, voglia oggi portare con sé queste parole: «Moltiplicava la messe di Dio, spargendo in lungo e in largo la divina semente». Facciamoci anche noi, con la nostra vita e la nostra testimonianza, spargitori della divina semente, il Vangelo di Gesù!
Servite il Signore… Condividete le necessità dei santi;
siate premurosi nell’ospitalità.
La carità di San Bernardo prende forma luminosa nella cura dei pellegrini e dei viandanti che attraversavano i passi alpini in mezzo alle difficoltà e ai pericoli che caratterizzavano le strade del tempo. Per essi fonda gli Ospizi che portano il suo nome e la famiglia religiosa che ne ha continuato il carisma. Partendo dal motto Hic Christus adoratur et pascitur, papa Francesco ha definito il carisma di San Bernardo e dei suoi figli «un programma di carità integrale, materiale e spirituale, che ha al centro l’Eucaristia, e che dalla preghiera sfocia nell’accoglienza di chiunque bussi alla porta. Un vero modello anche per i nostri giorni: accogliere e prendersi cura di chiunque chieda aiuto, nel corpo e nello spirito, senza distinzioni e senza chiusure». San Bernardo ci insegna che esiste una bella continuità tra l’Eucaristia e la mensa condivisa con il povero: il Signore ci fa suoi commensali e diventa pane per noi, uomini fragili e peccatori, perché noi possiamo farci pane per chi ha bisogno di tutto, nel corpo e nello spirito.
Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno,
gareggiate nello stimarvi a vicenda.
San Bernardo è ricordato anche come operatore di pace per aver tentato di convincere l’Imperatore Enrico IV a desistere dal proposito di far guerra a Gregorio VII. Commentando il fatto che il suo tentativo non ebbe successo, papa Francesco ci diceva : «Ciò… lo rende ancora più nobile ai nostri occhi, perché ce lo mostra impegnato in un’impresa delicata e incerta, al di là di qualsiasi garanzia di riuscita. Promuovere la pace, senza scoraggiarsi, neanche di fronte agli insuccessi. E quanto c’è bisogno anche adesso di questo coraggio!». Possiamo ben dire che a volte ci prende lo sconforto quando vediamo che la situazione dei conflitti non solo non si placa ma precipita sempre di più nel baratro dell’odio e della barbarie. L’esempio e il coraggio di San Bernardo ci spronano a continuare a pregare e a porre gesti di riconciliazione e di pace negli ambienti che abitiamo. Affidati alla potenza di Dio, anche questi gesti, per quanto piccoli, possono diventare un passo verso l’alto come in una ideale cordata che unisce l’intera umanità.