Chiesa di Saint Étienne
Introduzione alla Commemorazione dell’Ingresso del Signore in Gerusalemme [Lc 19, 28-40]
Fratelli e sorelle, da diverse settimane ci stiamo preparando a celebrare la Pasqua. Abbiamo cercato di farlo attraverso l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera, le opere di penitenza e di carità fraterna. Oggi il Signore ci raduna per farci entrare nel mistero pasquale del suo Figlio con la forza che viene dalla celebrazione liturgica. Lasciamoci toccare dalla forza dello Spirito che anima i gesti che stiamo per compiere, lasciamoci convertire dalla grazia della Parola e dell’Eucaristia per poter accompagnare Gesù che inizia il suo cammino pasquale. Dalla sua Pasqua scaturisce la nostra salvezza, la salvezza e la pace per l’umanità intera. Seguiamo con fede e con amore Gesù. Ci conceda di partecipare alla sua Croce per diventare eredi della sua risurrezione.
Cattedrale
Omelia [Is 50, 4-7; Fil 2, 6-11; Lc 22, 14 – 23, 56]
La prima domenica di Quaresima ascoltavamo il Vangelo delle tentazioni di Gesù che si concludeva con un appuntamento annunciato: Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato (Lc 4, 13). Ecco il momento fissato è giunto. Nella Passione Satana sferra l’attacco finale al Figlio di Dio e alla sua missione. Gesù lo riconosce parlando alla folla che viene per arrestarlo: Questa è l’ora vostra e il potere delle tenebre. Gesù entra nella lotta e combatte con tutto se stesso, armato soltanto di obbedienza e amore. Così l’ora delle tenebre diventa l’ora della luce e della vittoria di Gesù. Questa diventa l’ora della vittoria di Gesù. Come Gesù vince il male? Come sconfigge l’antico avversario? In maniera paradossale e inattesa, potremmo dire in maniera divina: Gesù vince la potenza del male non assecondando la violenza, tentando di contrapporsi con le stesse armi, ma opponendovi la fedeltà a Dio e il perdono. Così Gesù vince dentro se stesso, con l’amore più grande del male, la radice del male, sacrificandosi, donandosi per noi. Così nel momento dell’insuccesso totale, Egli diventa fonte di perdono per il peccatore pentito, il brigante: oggi con me sarai nel paradiso, e di conversione per il popolo: la folla…, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto.
La narrazione della Passione vuole muoverci a contemplare la vittoria di Cristo e soprattutto a incamminarci dietro a Lui con coraggio, come Pietro, come il buon ladrone, come il Cireneo. Con Gesù anche noi possiamo vincere il male della nostra vita e del mondo, solo se vi opponiamo un amore più grande, l’amore che non asseconda la violenza, ma che si dona.