Lettera del Vescovo alla Diocesi

Scrivo nel giorno del Corpus Domini, festa dell'Eucaristia e della Chiesa, innanzitutto per invitare tutti a stringerci con fede attorno a Cristo pietra angolare sulla quale si costruisce la Santa Chiesa di Dio, e anche per comunicare due cambiamenti che toccano la nostra diocesi.

 

Carissimi,

scrivo nel giorno del Corpus Domini, festa dell’Eucaristia e della Chiesa, innanzitutto per invitare tutti a stringerci con fede attorno a Cristo pietra angolare sulla quale si costruisce la Santa Chiesa di Dio, e anche per comunicare due cambiamenti che toccano la nostra diocesi.

Oggi i monaci della Koinonia de la Visitation annunciano ai fedeli residenti e turisti presenti in chiesa che a settembre lasceranno la nostra Diocesi per adempiere a un servizio richiesto alla loro comunità dai Superiori dell’Ordine benedettino al quale appartengono. Da quindici anni a Rhêmes-Notre-Dame, la Domus monastica era diventata punto di riferimento spirituale per tanti, diocesani e non. I monaci hanno anche assicurato il servizio alla piccola Parrocchia. Ora hanno deciso di accogliere la richiesta rivolta loro dai Superiori della Congregazione Sublacense Cassinese OSB e si trasferiscono in Val di Susa, nell’Abbazia dei Santi Pietro e Andrea a Novalesa.

Mentre li ringrazio a nome personale e di tutta la Diocesi per la presenza e il servizio, non posso non esprimere il rimpianto per un "sogno" ecclesiale che si infrange: un’esperienza di vita monastica più semplice, con uno stile esistenziale più prossimo alla vita delle persone, viene interrotta, pur avendo avuto solo pochi anni fa l’approvazione dell’Abate presidente e del Capitolo della Congregazione ed essere stata riconosciuta come sfida e laboratorio per una presenza monastica nuova, adatta alle esigenze dei tempi che stiamo vivendo. Espresso il mio personale rincrescimento, che credo essere ampiamente condiviso, desidero invitare tutti i fedeli ad accompagnare i fratelli monaci, MichaelDavide, Andrea Serafino e Geremia, con la nostra preghiera come chiedo loro di continuare a intercedere per la nostra Diocesi.

In queste ultime settimane un’altra realtà ecclesiale si va modificando. Le Figlie di Maria Ausiliatrice, dopo più di cento anni, hanno trasmesso la loro scuola di Aosta ad una Fondazione appositamente sorta. Contemporaneamente la Comunità delle Suore San Giovanni Bosco viene chiusa, ma, grazie a Dio, la Congregazione non abbandonerà la nostra Valle e nascerà una comunità più piccola, dedicata a Madre Rosetta Marchese, presso la Parrocchia di Saint-Martin. Ringraziamo le Suore per la presenza e per il prezioso, apprezzatissimo servizio nella scuola e nella vita pastorale della città di Aosta. Accompagniamo con la preghiera ognuna di loro nella nuova destinazione e accogliamo con gratitudine la comunità che va formandosi.

Chiediamo al Signore che possa essere per noi segno e strumento dell’amore di Dio che ci chiama alla speranza del Regno.

Che il Signore benedica tutti.

 

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