Inchiesta diocesana su Leletta d’Isola

Venerdì 11 luglio 2014 alle ore 10.30 nella Cappella del Priorato di Saint-Pierre si è tenuta, sotto la presidenza di S. E. Mons. Franco Lovignana, Vescovo di Aosta, la Sessione di Chiusura dell’Inchiesta diocesana sulla vita, sulle virtù eroiche e sulla fama di santità della Serva di Dio Aurelia Oreglia d’Isola (Leletta d’Isola), iniziata il 2 agosto 2008, su richiesta dell’Associazione "Amici di Leletta" presieduta da padre Cesare Falletti.

Si tratta della prima fase per la sua Causa di Beatificazione che, dopo quest’atto, proseguirà a Roma presso la Congregazione per le Cause dei Santi.

 

Scheda n. 1
BREVE PROFILO BIOGRAFICO DI LELETTA D’ISOLA

Aurelia Oreglia d’Isola (Leletta) nasce a Torino il 1° aprile 1926. Tutta la sua infanzia è vissuta nel castello avito a Bagnolo Piemonte (Cuneo). Nel 1943-’44, con la conoscenza di padre Enrico di Rovasenda o.p., Leletta si converte e si orienta verso l’Ordine Domenicano e decide di studiare filosofia. Durante la guerra civile, dal 1943 al 1945, Leletta condivide l’impegno antifascista della famiglia e di questi anni ha lasciato pagine di diario indimenticabili. Si laurea in filosofia all’Università di Torino nel 1950. Divenuta terziaria domenicana si dedica all’insegnamento: dal 1950 al 1955 a Bra, poi a Chieti e dal 1959 al 1967 al Liceo classico di Aosta.
Dopo il forzato abbandono dell’insegnamento dovuto alle sue condizioni di salute, Leletta è accolta al Priorato di Saint-Pierre dove si offrì di ricevere, accogliere e orientare le persone che da lei aspettavano guida, luce, conforto, consolazione e di condividere in modo gioioso ed eroico, i frutti della sua contemplazione. A Saint-Pierre, Leletta conosce il Direttore del Priorato, il Can. Commod che diventa sua guida spirituale fino alla morte del sacerdote (1974) e con lui prega e lavora per l’opera degli esercizi spirituali e condivide il desiderio di avere un Monastero di vita contemplativa in Valle d’Aosta. Il suo tenace lavoro per la fondazione di un Monastero contemplativo in Valle d’Aosta è coronato con la realizzazione del Carmelo Mater Misericordiae, benedetto dal Santo Padre il 16 luglio 1989. Due anni prima, 1987, Leletta promuove la fondazione di un monastero cistercense a Prà d’Mill (Bagnolo) donando insieme al fratello la proprietà e gli antichi edifici che ne costituiranno il primo nucleo.
Muore la Priorato, dopo una lunga malattia sopportata eroicamente, il 18 agosto 1993.

 

Scheda n. 2
IN CHE COSA È CONSISTITA L’INCHIESTA DIOCESANA

Si è raccolta tutta la documentazione necessaria a verificare se effettivamente la vita terrena della Serva di Dio sia stata di intima e profonda comunione con Dio e di piena adesione alla Sua volontà. Tale indagine riguarda la documentazione scritta relativa a Leletta (i suoi scritti e quelli su di Lei) e soprattutto le testimonianze di quanti l’hanno conosciuta e frequentata. Al termine, tutta la documentazione raccolta viene trasmessa alla Congregazione per le Cause dei Santi che, dopo gli opportuni approfondimenti e giudizi, sottoporrà le sue conclusioni al Sommo Pontefice, al quale unicamente compete il diritto di decretare il culto pubblico ecclesiastico da prestarsi ai servi di Dio.

Siamo quindi solo all’inizio di un lungo cammino. L’inizio non significa che la santità della Serva di Dio verrà sicuramente riconosciuta dalla Chiesa. A tutti viene quindi richiesta pazienza e prudenza.

 

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