Al termine di questa veglia, formulo un augurio orante per le nostre famiglie: possano essere ogni giorno ciò per cui il Creatore le ha pensate, manifestazione dello splendore della vita. Dio ha pensato la famiglia come il luogo umano in cui il suo soffio vitale si fa realtà visibile: nell’amore di un uomo e di una donna che danno origine alla famiglia e la plasmano nella progettualità e nelle relazioni quotidiane; nello scambio tra le generazioni che si presenta come un laboratorio in cui la vita umana si pensa e si costruisce; il soffio divino si esprime anche nell’equilibrato e attento rapporto che la famiglia elabora tra fuori e dentro, tra intimità e apertura; il soffio divino trova la sua espressione massima nell’accoglienza della Parola di Dio che mette radici di fede nella famiglia e porta frutti di carità e di speranza. Il soffio creatore di Dio è il di più che agisce nella famiglia a partire dal sacramento del Matrimonio e la rende immagine della Trinità, vera sorgente ultima della vita.
Innanzitutto chiedo al Signore per le nostre famiglie il coraggio e la speranza necessari per generare alla vita uomini e donne per il futuro dell’umanità. È di questi giorni la notizia che la popolazione della nostra Valle a fine novembre è scesa sotto i 123.000, perdendo in meno di dieci anni più di cinquemila persone, il 4% della popolazione. Una società con sempre meno bambini è una società triste e più povera sotto tutti i punti vista. La vita promossa, accolta, difesa porta sempre gioia e visione di futuro.
In secondo luogo auguro alle famiglie di essere portatrici di vita anche nella comunità ecclesiale. L’impegno quotidiano per tenere in equilibrio le diverse dimensioni della vita familiare, lavoro, educazione e impegni sociali, le rende pronte e dinamiche. Dico loro: la vostra vitalità può essere di grande aiuto nella fase di avvio delle unità parrocchiali, quando cerchiamo di rilanciare la vita cristiana e l’annuncio del Vangelo nella Valle. Non abbiate paura di dare il vostro contributo attivo!
Infine auguro alle famiglie di essere protagoniste nella società civile facendo valere a tutti i livelli i diritti fondamentali della famiglia: tassazione equa, salute e servizi per tutti, in primis asili nido e sostegno alle famiglie in povertà, a quelle con disabili e anziani a carico, lavoro giusto, scuola all’altezza dei tempi, rispettosa della libertà di coscienza e non ideologica.
Gli auguri alle famiglie interpellano e coinvolgono anche tutti coloro che hanno responsabilità nella Chiesa e nella società. Ognuno deve fare la sua parte per ascoltare le famiglie, far loro spazio e sostenerle nel loro insostituibile servizio alla collettività.