S. Messa per l’anniversario della morte di don Giussani

Cattedrale, 23 febbraio 2023

23-02-2023

“Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà” (cfr Lc 9,22-25). Prendo il commento dall’omelia pronunciata dall’allora Card. Ratzinger al funerale di don Giussani (24 febbraio 2005). Parlando del defunto dice: «Ha saputo che incontrare Cristo vuol dire seguire Cristo. Questo incontro è una strada, un cammino; un cammino che attraversa… anche la “valle oscura”… Sapeva che seguire è attraversare una “valle oscura”; andare sulla via della croce, e tuttavia vivere nella vera gioia. Perché è così? Il Signore stesso ha tradotto questo mistero della croce, che in realtà è il mistero dell’amore, con una formula nella quale si esprime tutta la realtà della nostra vita. Il Signore dice: “Chi cerca la sua vita la perderà e chi perde la propria vita la troverà”. Don Giussani realmente voleva non avere per sé la vita, ma ha dato la vita, e proprio così ha trovato la vita non solo per sé, ma per tanti altri… dando la vita, questa sua vita ha portato un frutto ricco… è divenuto realmente padre di molti e, avendo guidato le persone non a sé, ma a Cristo, proprio ha guadagnato i cuori, ha aiutato a migliorare il mondo… Questa centralità di Cristo nella sua vita gli ha dato anche il dono del discernimento, di decifrare in modo giusto i segni dei tempi in un tempo difficile, pieno di tentazioni e di errori, come sappiamo». Ecco l’appello: seguire Cristo e non tenere per sé la vita.

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