Inaugurazione del Santuario di Machaby a conclusione dei lavori di restauro

05-05-2024

Discorso conclusivo di Mons. Franco Lovignana
Vescovo di Aosta

 

Signore e Signori,

tocca a me concludere questo momento ufficiale dell’inaugurazione dei lavori di restauro del Santuario di Machaby. Saluto tutti, in particolare le Autorità civili e militari intervenute. Ringrazio il Presidente della Regione, Renzo Testolin, l’Assessore regionale ai Beni e alle Attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz, il Sindaco di Arnad, Alexandre Bertolin, e il Direttore dell’Ufficio Beni culturali e Edilizia di Culto della Diocesi, Roberta Bordon, che sono intervenuti prima di me dicendo bene tutto ciò che si doveva dire.

A me restano tre parole.

Soddisfazione. Desidero esprimere la mia soddisfazione, personale e della Diocesi che rappresento. Quando sei anni fa l’allora Presidente di Fondazione CRT, Giovanni Quaglia, venne in Assemblea della Conferenza episcopale piemontese e ci comunicò il nuovo bando “Santuari e comunità. Storie che si incontrano”, dedicato alle Diocesi della Regione ecclesiastica, il mio pensiero è andato subito a Machaby che da anni versava in pessime condizioni. Tornato a casa subito ne parlai con la dottoressa Bordon che si incaricò di interessare del progetto la Regione e la stessa cosa feci io per l’Ufficio nazionale Beni culturali della Conferenza episcopale italiana. E da quel giorno la dottoressa Bordon ha seguito con tenacia, precisione e competenza tutte le fasi del progetto fino ad oggi e, come ci ha detto, oltre anche l’inaugurazione ufficiale. Con lei non possono essere dimenticati gli altri operatori della Curia qui rappresentati dall’Economo diocesano, Don Giuliano Albertinelli. E val la pena ricordare che il nostro progetto ottenne una votazione altissima da parte di Fondazione tanto che a fronte di un massimo assegnabile di 250.000 Euro ne abbiamo ricevuti 225.000.

La seconda parola la dedico all’8xmille. E sarò brevissimo. Mi basta dire questo: ecco dove vanno a finire le nostre firme per l’8xmille alla Chiesa cattolica! Girando la nostra Valle tante chiese, cappelle, oratori sono impastati di 8xmille. Le nostre firme hanno un ritorno molto interessante per le nostre comunità e non mi riferisco solo alle realtà ecclesiali, ma più in generale alla società civile, perché chiese e altri monumenti religiosi sono anche attrattivi per un turismo religioso e culturale che è in crescita, con l’indotto che comporta a vantaggio di tutti.

L’ultima parola è: «Adesso tocca a voi!». Mi rivolgo agli abitanti di Arnad e ai fedeli dell’Unità parrocchiale di Arnad, Issogne e Verrès. Tenere aperto il santuario, assicurare l’accoglienza e la custodia, secondo la lettera e lo spirito di quanto ho detto durante la Santa Messa, è compito vostro! Solo così il santuario sarà vivo.

Auguri e grazie a tutti.

condividi su