Monastero Regina Pacis di Saint-Oyen

Festa di San Benedetto, patrono d’Europa

11-07-2023

 

Vorrei quest’anno riprendere la prima lettura, tratta dai Proverbi, libro biblico che ha certamente offerto ispirazione a san Benedetto. Ho chiesto al testo di suggerire qualcosa alle comunità cristiane che qui rappresentiamo – monastica, parrocchiali, familiari – per essere oggi fermento di vita cristiana. Ho raccolto tre suggerimenti che possono aiutarci nell’arduo e meraviglioso compito dell’educazione e della trasmissione della fede. Li condivido con voi.

 

Una relazione umana significativa.

Figlio mio…  Il maestro, che è e rimane maestro, non si pone a distanza, ma dentro una relazione. Il discepolo gli sta a cuore e questo, per il discepolo, è il canale di recezione di ciò che gli viene trasmesso. Vi racconto un piccolo aneddoto. Venerdì sera ho partecipato al momento finale di un’estate ragazzi. Un centinaio di bambini delle elementari con i loro animatori avevano invitato i genitori per un breve spettacolo. Al termine, mentre mi avvicinavo al microfono, mi sono imbattuto in un bimbo (seconda elementare, credo) che si era allontanato dagli altri, si era seduto per terra con le gambe incrociate girando la schiena al gruppo. Mi sono avvicinato e gli ho chiesto se fosse stanco e ha scosso la testa; ho provato a chiedergli se fosse arrabbiato e ha scosso ancora la testa; infine gli ho chiesto che cosa fosse successo; allora si è alzato e mi ha detto: «Sono triste perché mia mamma non mi ha visto, non è arrivata in tempo!». Eravamo in più di cento a vedere e ad applaudire, c’era un clima di festa, ma a lui però era mancato l’unico sguardo importante, quello capace di dare consistenza e gioia a tutto il resto. Siamo tutti come quel bimbo. Abbiamo bisogno di relazioni significative. Solo dentro relazioni significative può passare un messaggio perché solo in esse scorre la vita! Noi adulti – tali perché dovremmo aver superato la fase dell’essere incentrati su noi stessi – abbiamo anche la responsabilità di offrire relazioni significative, soprattutto verso i più giovani, coloro che stanno crescendo e/o sono in formazione.

 

Una parola di sapienza sicura e autorevole.

Il maestro afferma senza esitazione: Se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti  … troverai la conoscenza di Dio. Non viene formulata un’ipotesi. L’affermazione è sicura, perché il maestro ha fatto esperienza di ciò che insegna e ci crede! Se Paolo VI nell’Evagelii Nuntiandi (1975) poteva scrivere: «L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri… o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni», oggi dovrebbe aggiungere due precisazioni: il testimone esca dal gioco delle parole (tipico di questa nostra epoca paroliera); il testimone abbia il coraggio di farsi maestro. Oggi mancano i maestri, quelli veri, che giocano la vita su ciò che insegnano. Diceva sant’Antonio di Padova: «La predica è efficace… quando parlano le opere. Cessino, ve ne prego, le parole, parlino le opere. Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere» (Discorsi I, 226).

 

 

Una testimonianza esplicita di fede.

La certezza del maestro proviene in radice dalla fede in Dio: è Lui che dà la sapienza, dalla sua bocca escono scienza e prudenza. Oggi è più che mai urgente parlare di Dio e del Dio di Gesù Cristo, non solo come regola di vita sociale, ma anche e soprattutto come principio di conoscenza. C’è fame di conoscenza e di spiritualità e spesso i pozzi delle Scritture e dell’immensa tradizione cristiana restano sigillati. Certamente poi dalla sapienza divina discendono anche i principi morali che assicurano la qualità della vita personale e sociale. Leggiamo nella prima lettura: Se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti… allora comprenderai il timore del Signore e troverai la conoscenza di Dio… Allora comprenderai l’equità e la giustizia, la rettitudine e tutte le vie del bene.

Se oggi lo celebriamo in una comunità che dopo quindici secoli si richiama al suo insegnamento è perché Benedetto è stato capace di relazioni umane significative, portatore di una parola di sapienza sicura e autorevole, testimone senza paura della fede nel Dio di Gesù Cristo. Voi care sorelle, che per grazia di Dio improntate la vita alla sua Regola, siete il sigillo vivente dell’autenticità della sua vita, del suo insegnamento, della sua santità!

 

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