Care sorelle monache e cari fratelli e sorelle,
rileggo con voi il Vangelo e la seconda lettura della solennità odierna.
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, altre donne e il discepolo amato. Ed è proprio in quello stare ai piedi della croce che avviene la grande consegna di Maria alla Chiesa e della Chiesa a Maria.
Se vogliamo beneficiare del dono di Cristo ed essere accolti sotto il mantello della Madre di Misericordia, dobbiamo imparare a stare con Lei presso la croce del Figlio.
La croce di Gesù è innanzitutto piantata nel soffio dello Spirito. È lo Spirito donato dal Crocifisso morente: E, chinato il capo, consegnò lo spirito (Gv 19, 30b). È lo Spirito che Dio mandò nei nostri cuori… il quale grida: “Abbà! Padre!”, facendoci figli di Dio. Stare presso la croce di Gesù significa innanzitutto lasciarsi invadere e guidare dal soffio dello Spirito Santo. E per non confondere i propri capricci con l’azione dello Spirito, c’è bisogno di raccoglimento, silenzio e preghiera, accompagnati da un serio discernimento sotto la scorta della Parola di Dio e del Catechismo della Chiesa.
La croce di Gesù è piantata nella pienezza del tempo. Si tratta del tempo di Dio, quando l’incarnazione del Figlio ha coronato l’attesa di salvezza dell’umanità e inaugurato il compimento definitivo della storia umana che viene in Lui ricapitolata e in Lui trova il suo senso. Non si tratta di un tempo che l’uomo gestisce o produce, ma di una libera iniziativa divina. È un preciso momento della storia, ma anche l’anima di ogni tempo dischiusa dall’incontro tra la grazia di Dio e la fede di chi l’accoglie e la vive. Questa pienezza in cui sta la croce di Cristo è laddove il credente riconosce, ama, e interviene per l’umanità che spera e anela alla libertà dei figli di Dio, per l’umanità che soffre nel corpo e nello spirito per la mancanza di pane, di amore, di pace, di giustizia, di verità. Lavorare per rispondere ai bisogni materiali e spirituali dell’umanità con l’intercessione e la carità è sostare ai piedi della croce di Gesù con Maria.
Ci conceda il Signore che possa essere così per tutti noi!