Che cosa succede quando l’acqua cade sulla terra inaridita dalla siccità? Lo abbiamo visto nei giorni scorsi: i prati prendono il verde, tutto si mette in movimento, spuntano l’erba e i fiori. Ebbene questo è ciò che accade quando ci lasciamo incontrare da Cristo, sorgente di acqua viva che zampilla per la vita eterna. È ciò che accade accanto al pozzo di Giacobbe, quando Gesù incontra la Samaritana. Mi commuove lo stupore della donna. Certo, le fa strano che un uomo e giudeo per giunta, rivolga la parola a lei, donna di Samaria. Ma forse c’è qualcosa di più. Per lei ormai è tutto scritto, il futuro senza speranza. Sa di non meritare di essere presa in considerazione da qualcuno lei che ha collezionato tanti fallimenti nella sua vita, lei che si porta dentro speranze e domande che nessuno vuole ascoltare. Quando Gesù la interpella, entra in dialogo con lei e la ascolta, la sua vita è come la terra che prende il verde dopo la pioggia e da allora è tutto un crescendo di verità – anche amara – e di fede. Scopre uno che non la rinchiude nel suo passato, ma le offre la possibilità di ricominciare, di riscrivere la sua storia da questo momento in avanti. E lei ci sta. Ci sta fino al punto di lasciare lì l’anfora e correre a raccontare con entusiasmo ai suoi concittadini ciò che sta vivendo per farli venire a conoscere Gesù.
C’è un pozzo di Giacobbe per ciascuno di noi. Per voi Clio, Epp, Federica e Flavio sono questi giorni di preparazione intensa al Battesimo. Qui Gesù vi aspetta. Per noi tutti questa Quaresima che ancora una volta ci invita a lasciare il peccato per affidarci alla misericordia di Dio che vuole riaprire le porte della speranza per la nostra vita.